Con l’eccezionale crescita della domanda nasce la necessità di stabilire precise norme tecniche per la costruzione e la posa in opera di porte blindate in grado di dimostrare secondo criteri oggettivi e universali il livello di sicurezza del prodotto.
I test di prova, realizzati in forma riproducibile per tutti i costruttori, sono lo strumento fondamentale per garantire la qualità che il produttore ha il dovere di dare al consumatore. Le vecchie norme “UNI 9569” gradualmente sostituite dalle nuove Normative Europee “UNI-ENV 1627- 30” sono state e sono l’espressione di questo concetto.
Le norme “UNI-ENV 1627-30” stabiliscono che una porta blindata per essere certificata deve essere sottoposta a prove di resistenza del tipo convenzionale e reale.
Le CONVENZIONALI verificano la resistenza del prodotto sottoposto ad una serie di carichi statici e dinamici, mettendo spesso in evidenza le carenze progettuali delle strutture sottodimensionate.
Le REALI simulano l’attacco di un malintenzionato dotato di un definito set di attrezzi, secondo specifiche strategie di scasso, verificando la resistenza del campione in funzione del tempo impiegato per superarne la difesa.
Solo le porte blindate che superano positivamente tutte queste prove possono definirsi certificate e, in base ai risultati di prova ottenuti, essere classificate in SEI classi di resistenza.
Le classi di resistenza
- CLASSE 1: Porta caposcala con rischio normale, magazzino merci di basso valore.
- CLASSE 2: Porta caposcala con rischio considerevole, uffici industriali.
- CLASSE 3: Porta caposcala con rischio considerevole, uffici industriali, villette signorili.
- CLASSE 4: Porta per uffici bancari, orologerie, villette signorili, impianti e laboratori industriali, ospedali.
- CLASSE 5: Porta per banche, orologerie, gioiellerie, protezione di documenti riservati, ambienti militari e ambasciate.
- CLASSE 6: Porta per uffici bancari, orologerie, gioiellerie, protezione di documenti riservati, ambienti militari, ambasciate e impianti nucleari.